Commento del Grande Roberto La Rosa....
SPETTACOLO AL BARBERA: DUE COLPI DI CLASSE NELLA RIPRESA REGALANO LA VITTORIA AI ROSANERO SU UN CORIACEO MARINA DI RAGUSA
PALERMO - MARINA DI RAGUSA 3 - 1
Due minuti bastano al Palermo per regolare il Marina di Ragusa sceso in campo con ben 4 palermitani nella formazione iniziale. Sono stati determinanti i primi minuti dei due tempi per dare i connotati al risultato finale. Il tempo di leggere le formazioni con il Palermo schierato con il solito 4-3-3 e specularmente il Marina di Ragusa dall’altro lato, che i Rosa vanno in gol sotto la curva Nord.
Infatti, al 5’ Ricciardo va a rete con un tap-in vincente a pochi passi dal portiere, sfruttando il precedente tiro di Kraja, respinto dai difensori.
Sembra una partita in discesa, invece, gli ospiti, che hanno avuto nel palermitano Bonfiglio (schierato con il numero 11) il “Mertens” della situazione, entrano di nuovo in partita: parte da una sua iniziativa il gol di testa di Mistretta che supera, per l’occasione, sia Crivello sia Lancini andando a depositare nell’angolino basso.
Il Palermo non riesce a trovare il “bandolo della matassa” e il Marina di Ragusa per tutto il primo tempo fa un figurone, trascinato da Bonfiglio, che da solo copre tutto il reparto offensivo.
Nella ripresa la musica cambia grazie a due giocate di classe dell’attacco rosanero: Santana, schierato a destra, viene smarcato da Kraja, entra in area e insacca impagabilmente alla sinistra di Di Carlo. È il 51’.
Passano due minuti e l’azione si ripete sulla fascia destra a ruoli invertiti: questa volta è Santana a smarcare Kraja, che con tempismo e precisione chirurgica, insacca nello stesso angolo del gol precedente.
Sembrerebbe un colpo da k.o. ma il Marina di Ragusa non demorde. È a questo punto che Pergolizzi con mossa astuta, a poco più di 15’ dal termine, fa uscire Santana (acclamato dai tifosi) e fa entrare Accardi, cambiando il modulo difensivo: Doda sempre sulla destra e Lancini centrale, ma accanto a lui il nuovo entrato Accardi, spostando Crivello nel suo ruolo naturale di terzino sinistro ed avanzando Vaccaro (colpito precedentemente dai crampi) in avanti, passando così ad un più coperto 4-4-2.
Da quel momento la difesa risulta più sicura, soprattutto nelle palle alte, anche se a pochi minuti dalla fine del tempo regolamentare Baldeh tutto solo, davanti a Pelagotti, spara alto.
Ancora una vittoria per il Palermo ma non è stata una passeggiata. La squadra continua a crescere dal punto di vista atletico, by-passando con la maggiore tecnica (belle molte giocate di prima e improvvisi cambiamenti di gioco), il gap di condizione.
Alla fine uno stadio stracolmo ha tributato i dovuti applausi ai suoi beniamini ma anche al Marina di Ragusa, che con i palermitani Giuliano, Mancuso, Calivà e il piccolo Bonfiglio, hanno lasciato il Barbera con l’onore delle armi.
Commento del Grande Roberto La Rosa....
SPETTACOLO AL BARBERA: DUE COLPI DI CLASSE NELLA RIPRESA REGALANO LA VITTORIA AI ROSANERO SU UN CORIACEO MARINA DI RAGUSA
PALERMO - MARINA DI RAGUSA 3 - 1
Due minuti bastano al Palermo per regolare il Marina di Ragusa sceso in campo con ben 4 palermitani nella formazione iniziale. Sono stati determinanti i primi minuti dei due tempi per dare i connotati al risultato finale. Il tempo di leggere le formazioni con il Palermo schierato con il solito 4-3-3 e specularmente il Marina di Ragusa dall’altro lato, che i Rosa vanno in gol sotto la curva Nord.
Infatti, al 5’ Ricciardo va a rete con un tap-in vincente a pochi passi dal portiere, sfruttando il precedente tiro di Kraja, respinto dai difensori.
Sembra una partita in discesa, invece, gli ospiti, che hanno avuto nel palermitano Bonfiglio (schierato con il numero 11) il “Mertens” della situazione, entrano di nuovo in partita: parte da una sua iniziativa il gol di testa di Mistretta che supera, per l’occasione, sia Crivello sia Lancini andando a depositare nell’angolino basso.
Il Palermo non riesce a trovare il “bandolo della matassa” e il Marina di Ragusa per tutto il primo tempo fa un figurone, trascinato da Bonfiglio, che da solo copre tutto il reparto offensivo.
Nella ripresa la musica cambia grazie a due giocate di classe dell’attacco rosanero: Santana, schierato a destra, viene smarcato da Kraja, entra in area e insacca impagabilmente alla sinistra di Di Carlo. È il 51’.
Passano due minuti e l’azione si ripete sulla fascia destra a ruoli invertiti: questa volta è Santana a smarcare Kraja, che con tempismo e precisione chirurgica, insacca nello stesso angolo del gol precedente.
Sembrerebbe un colpo da k.o. ma il Marina di Ragusa non demorde. È a questo punto che Pergolizzi con mossa astuta, a poco più di 15’ dal termine, fa uscire Santana (acclamato dai tifosi) e fa entrare Accardi, cambiando il modulo difensivo: Doda sempre sulla destra e Lancini centrale, ma accanto a lui il nuovo entrato Accardi, spostando Crivello nel suo ruolo naturale di terzino sinistro ed avanzando Vaccaro (colpito precedentemente dai crampi) in avanti, passando così ad un più coperto 4-4-2.
Da quel momento la difesa risulta più sicura, soprattutto nelle palle alte, anche se a pochi minuti dalla fine del tempo regolamentare Baldeh tutto solo, davanti a Pelagotti, spara alto.
Ancora una vittoria per il Palermo ma non è stata una passeggiata. La squadra continua a crescere dal punto di vista atletico, by-passando con la maggiore tecnica (belle molte giocate di prima e improvvisi cambiamenti di gioco), il gap di condizione.
Alla fine uno stadio stracolmo ha tributato i dovuti applausi ai suoi beniamini ma anche al Marina di Ragusa, che con i palermitani Giuliano, Mancuso, Calivà e il piccolo Bonfiglio, hanno lasciato il Barbera con l’onore delle armi.